La vita di San Frediano
Breve storia del santo
Pubblicato: giovedì 12 marzo 2009
S. Frediano nacque in Irlanda nei primi anni del VI sec. dove fu educato e iniziato alla vita monastica. Ben presto decise di abbandonare la patria per intraprendere un lungo pellegrinaggio che lo portò in Toscana, dove si ritirò a vivere da eremita nei dintorni di Lucca. La tradizione eremitica sui monti che si trovano tra Pisa e Lucca à antichissima e numerosi furono gli eremi: ricordiamo quello della spelonca (in seguito detto di S.Pantaleone) e quello di S.Maria di Rupecave e molti altri. La sua fama si diffuse rapidamente, al punto che la popolazione e il clero lucchese lo scelsero come vescovo. Anche in questo ruolo si distinse per le doti morali e civili; radunò intorno a sé una comunità di religiosi presso la Chiesa di S.Vincenzo, primo nucleo di quei Canonici di S. Frediano che nel secolo XII papa Pasquale II chiamò a Roma, in Laterano. Circa l’attività svolta da S. Frediano come vescovo, gli vengono attribuiti la costruzione o il restauro di un gran numero di chiese: 28 Pievi, tanti quanti furono gli anni in cui resse le sorti della Chiesa lucchese. Dieci anni dopo la sue elezione a Vescovo di Lucca , la città ed il territorio lucchese venivano occupati dai longobardi (570-584) e allora la maggiore preoccupazione del santo vescovo fu quella di favorire la conversione dei barbari ed il loro inserimento nella vita religiosa della Chiesa.
La deviazione del fiume AUSER (Serchio)
Fra le opere compiute dal santo Vescovo, quella che ha lasciato maggior traccia nella memoria del popolo lucchese è senza dubbio la miracolosa deviazione del fiume Auser. L’intervento di S. Frediano riguardava il ramo del Serchio che scorreva presso le mura della città e che danneggiava le coltivazioni. Le inondazioni avvenivano con frequenza e i disperati tentativi di deviare il fiume in altre zone erano sempre falliti : fu allora che i lucchesi chiesero aiuto al loro vescovo. S. Frediano si recò in un punto del fiume dove maggiore era la confluenza delle acque, tracciando con il rastrello un solco per terra per indicare il nuovo percorso,fermandosi poi a poco meno di due miglia dalla città. In esso il fiume si riversò improvvisamente seguendo esattamente il tracciato fatto dal santo sulla terra. Il fiume da quel momento non recò più danno alle coltivazioni e il rastrello, serve ad indicare in S. Frediano l’uomo di Dio. Morì verso la fine del VI sec. il 18 Marzo e fu sepolto nella chiesa di S. Vincenzo. Il suo corpo rimase immutato fino ai tempi dei re Carlo Magno e Pipino (VIII sec.). La traslazione nell’altare maggiore della nuova basilica avvenne il 18 Novembre e tale data divenne la festa principale del santo.
La Madonna delle Grazie
Tutti tuoi, o Maria
Sante Messe
Feriale e Sabato festivo: Ore 18
Festivo: Ore 8 - 9.30 - 11.30
Sante Confessioni
1° Venerdì del mese: 9.30-11
Ogni sabato: 9.30-11 e 17-18
Adorazione
Sabato: Ore 17-18
Domenica: Ore 7-8
3° Giov. del mese: 21.15-22.30
1° Ven. del mese: 17-18 e 21-22
Santo Rosario
Ogni giorno mezz'ora prima della S. Messa pomeridiana.
Il giovedì nelle famiglie: 21.15
Grande liturgia
Con preghiere di lode, consolazione, guarigione, liberazione e S. Messa solenne, 1° Venerdì del mese, ore 21-23
Tutti i mercoledì
Ore 21.15: Preghiera di Lode e catechesi in sala parrocchiale o nel chiostro della canonica.
Primo Martedì del mese
Ore 17: Santo Rosario meditato
Ore 18: S. Messa per i defunti Opera Dottrina Cristiana
Sito della Propositura di San Frediano a Settimo - Via di Mezzo Nord, 93 - CAP 56026 - S. Frediano a Settimo (PISA)