Testimonianze
Pellegrinaggio a Medugorje - 2006. Testimonianzie dei fedeli.
Pubblicato: venerdì 20 marzo 2009
Alla Vergine Madre
Nel mio pellegrinare di bambino, dietro il coraggio di quella forza che ci fa cantare e piangere, la tua luce illumina l'impervio cammino,sulla collina dell'amore e della disperazione, nel deserto della mia esistenza ti offro un petalo rubato alla solitudine del momento. Sulle rovine del mio cuore è nato il fiore dell'amore, accarezzato dal soffio dello Spirito Santo.
O Maria guida i miei passi,sul sentiero dei sassi consumati, lucidati dalle lacrime, dal sudore, dalla fatica, dalla determinazione dei piedi nudi. Tu o Regina con lo sguardo puro cammini dentro di me, saremo sempre uniti, mano nella mano, l'aurora illumina il tuo splendore, solo tu dolce Madre Celeste, ci ami!!!
Il tuo sguardo cura ogni ferita aperta, i tuoi occhi parlano a tutti coloro che incontrano il tuo volto, il tuo manto copre ogni dubbio,mi ritrovo ai tuoi piedi in silenzio, la pace regna del mio cuore aspettando il tramonto, scende la notte sul mondo,ma non dentro di me, aiutami , io sono tuo figlio.
da Alessio
La testimonianza di Aldo
Prima di parlare di quanto mi è accaduto a Medjugorje, mi sia consentito di rivolgere un ringraziamento; fermo restando che sicuramente tutti noi abbiamo ringraziato, anche se mai abbastanza,nostro Signore Gesù Cristo e la Madre Celeste per averci accompagnato durante il nostro pellegrinaggio, sento il dovere di ringraziare:
- Don Riccardo, per essersi sobbarcato un pesante lavoro, anche se poco appariscente, per guidarci tanto egregiamente e nelle migliori condizioni di spirito, entro i limiti fissati dal programma;
- Massimo e Sonia, Giacomo, Daniele e Stefania, Jonathan, Massimo e Federica che si sono prodigati senza risparmio per intrattenerci sui pullman e per alleviare i nostri disagi durante il viaggio; e, infine, voi tutti, sorelle e fratelli carissimi, che avete sopportato con cristiana serenità le dolorose vicissitudini conseguenti all’intossicazione e i notevoli disagi che ne sono derivati in tutto il viaggio di ritorno.
Tutti abbiamo offerto queste nostre sofferenze alla Madonna e mi è stato di grande gioia sentire, solo a poche ore dal rientro, che tutti erano pronti a ripartire per Medjugorje.
Possiamo attribuire questo inconveniente al diavolo che, quando si accorge di aver perduto in via definitiva dei possibili sudditi, non esita a scaricare su di loro tutta la sua rabbia.
E se invece fosse stata proprio la Madonna a presceglierci per questo sacrificio? Pensate a quante persone (sicuramente nelle Marche e in Toscana ma anche in tutta Italia), che prima lo ignoravano, ora sanno che cosa rappresenti Medjugorje; io personalmente ho dovuto spiegarlo a più di uno.
E allora, miei cari, rallegriamoci ed esultiamo se le nostre piccole sofferenze sono servite a rendere gloria alla Regina della Pace.
Aldo
La testimonianza di Massimo e Federica
Nello scrivere queste poche righe, è ancora forte nel cuore l’emozione grande vissuta durante il nostro terzo pellegrinaggio nella terra benedetta dal cielo : MEDUGORJE.
Diversamente dalle altre volte, siamo partiti con il cuore carico di pensieri, desideri e persone dai tanti volti che a noi avevano affidato la loro preghiera da portare a Maria. In più eravamo contenti di condividere questa porzione di tempo con i nostri cari vicini di casa(Laura,Alberto e Marta di Fede) ai quali avevamo parlato tanto di Medugorie da convincerli a venire.
Andare a Medugorie è sentirsi finalmente a casa: è sentirsi accolti tra le braccia della Madre celeste che ti conforta dopo la fatica del lungo cammino.
A chi, in questi giorni, ci ha chiesto come stavamo al ritorno dal viaggio, preoccupati o divertiti per l’inconveniente avuto, abbiamo risposto che Medugorie non si può raccontare…. va vissuta! Si deve andare più volte e lasciare che il Signore lavori il nostro cuore, donandoci le Grazie attraverso sua Madre.
A Medugorie tutto parla della MISERICORDIA DI DIO e noi ne abbiamo avuto la prova fin dall’inizio; la visita all’orfanotrofio e la testimonianza di Angela sono state la risposta diretta alle nostre domande più profonde, accompagnate dopo da un profondo senso di pace e di abbandono.
Quest’anno a Medugorie abbiamo provato il gusto di stare insieme al Signore e a Maria, la preghiera sgorgava naturale dal cuore. Era così profonda e chiara da farci dire che non potevamo tornare a casa così come eravamo partiti!Qualcosa doveva cambiare nella nostra vita.
Anche il clima fraterno creato con alcuni dei pellegrini e gli intensi momenti di preghiera vissuti insieme hanno reso il Signore e Maria presenti e più vivi che mai:”Dove due o tre sono riuniti ne mio nome Io sarò in mezzo a loro”.
E il desiderio di continuare a stare insieme anche dopo Medugorie, in una comunione di cuori sincera, si sta lentamente realizzando con il ritrovarci una volta alla settimana in casa, in cammino per una consacrazione delle nostre famiglie al CUORE IMMACOLATO DI MARIA. Possa il Signore darci la gioia di sentire quanto sia bello e importante avere come Madre buona e premurosa, Maestra attenta e guida sicura nel cammino di Santità verso nostro Signore Gesù!!!
da Massimo e Federica
La testimonianza di Vanda
Sono stata a Medugorie già altre volte, per l'esattezza è la quinta volta che ho la grazia di arrivare in questa terra benedetta. Mi chiedono cosa ci sia a Medugorie di speciale per avere desiderio di tornare spesso. Difficile dare una spiegazione plausibile nulla direi ciò che c'è è di difficile descrizione.
Tutti coloro che intraprendono questo viaggio, sono consapevoli delle difficoltà che il viaggio presenta, nonostante questo, ogni volta, io aspetto la partenza con molta trepidazione.SONO insieme al Gruppo del Rinnovamento che frequento da alcuni anni.questa volta mi accompagna anche mio marito.
Siamo tre pulman 150 persone circa
Giunta alla spianata di Medugorie, appena ho riconosciuto la punta del campanile mi sono commossa. Passando davanti alla chiesa già le lacrime scendevano: la Mamma celeste mi aspettava con le braccia aperte ECCO finalmente ero giunta alla meta, ero arrivata a casa.
Grazie mamma che mi dai l'opportunità di venire a casa tua, di camminare sulla terra, dove tu ogni sera scendi a portare l'annuncio di pace.La prima volta che sono arrivata in questo luogo, cinque anni fa, ho vissuto uno stravolgimento della mia vita e dei miei programmi a 360 gradi. Adesso vengo a ringraziare la Madonna che si è degnata di entrare nelle mie debolezze senza guardare alla mia persona prendendomi per mano, insegnandomi a pregare conducendomi a Gesù.
Molti sono i momenti significativi di questo pellegrinaggio: la visita all'orfanotrofio, la testimonianza della suora, la dura salita sul Krizevac, l’adorazione eucaristica.
Si respira un'altra aria in questi luoghi circola l'Amore di Gesù, i cuori sono aperti, la presenza di Maria è palpabile…. Lei ci accompagna dal momento del nostro arrivo fino al ritorno, alle nostre case.
Lo stesso giorno dell'arrivo, con il rosario in mano, insieme agli altri, sono salita sul monte dell'apparizione, pregavo la Gospa per tutte le intenzioni e grazie per la famiglia e le molte persone che si erano raccomandate alle mie preghiere. Salivo il monte insieme agli altri: eravamo un popolo, il popolo che Maria si era scelto e tutti insieme salivamo a fatica verso la cima. Vicino alla statua della Madonna, che indica il luogo della prima apparizione, ho sentito il desiderio di inginocchiarmi su quelle pietre appuntite e in quel momento ho "sentito" la presenza della Mamma;guardo la Statua il suo sguardo è su di me: - Maria aiutami! Il mio cuore si è sciolto. Ecco sono venuta a chiederti aiuto per poter dire il mio" fiat", con il desiderio di aprire il mio cuore all'amore di Dio e al suo progetto su di me. QUANTA PACE! In questo luogo non si parla, si ascolta, il silenzio mi avvolge, avevo tanta gente vicina ma io non la sentivo ero sola... in pace! Da lontano sentivo le invocazioni di Don Riccardo interpretava i miei bisogni, le mie raccomandazioni, le mie preghiere a Te Grazie Maria. Un altro momento toccante è stato l'incontro con Angela, una ragazza della comunità Nuovi Orizzonti e soprattutto l'incontro inaspettato con Marija. Posso solo rallegrarmi di avere avuto il privilegio di osservarla da vicino e ascoltare la sua testimonianza e come da 25 anni la Madonna l'ha seguita nel cammino spirituale. Marjia era vicina a me, il suo vestito lambiva le mie gambe, ascoltavo e non riuscivo a staccare i miei occhi dai suoi.
La luce di Maria brillava sul suo viso, nei suoi occhi, nella modestia dell'aspetto e nell'umiltà di tutta la persona. Mentre parlava in modo semplice e schietto e riferiva la sua testimonianza lei scompariva e ho avuto la sensazione di ascoltare il messaggio della Regina della pace, come se fosse proprio Lei a parlarmi.
C'è una canzone che dice "c'è un'altra aria un altro sole"... a Medj è proprio così. Ora siamo nel mondo "assorbiti presi dai problemi quotidiani" ma non importa quando sono triste, inquieta e sfiduciata la Madonna mi ha insegnato dove posso attingere pace, gioia e tranquillità.
da Vanda
La testimonianza di Bruna
Per un po’ di tempo sono stata lontana dalla chiesa. Un giorno mi venne in mente di tornare nella chiesa della mia infanzia accompagnata da mio marito da allora non l’ho più lasciata. Dopo qualche mese sentii il parroco parlare di un “ pellegrinaggio a Medugorje”. Curiosa dissi a mia cugina:
- Ho sentito parlare di Medugorje , chissà dove si trova.. e cosa provano queste persone ad andare là. Lei mi rispose che andavano per fede, perché era un posto dove non c’era nulla, solo pietre e una chiesa Ed io dentro di me mi dissi mah! che matti non farei altro! E’ un pellegrinaggio che non fa per me.
Sono trascorsi cinque anni da allora e il giorno che Don Riccardo annunciò che nel mese di agosto ci sarebbe stato un nuovo pellegrinaggio a Medugorie, non mi sentii così matta al gioire di poter andare dove LEI era con la sua presenza.
Finalmente arrivò il giorno della partenza, avevo un po’ di timore chiedevo alla Madonna di aiutarmi, perché soffro di mal di mare e di claustrofobia, ma desideravo tanto di andare a trovarla, quando mi sono iscritta che non avevo tenuto conto di questi due miei difetti. L’attraversata con la nave l’ho superata senza problemi sia all’andata che al ritorno anzi posso dire che ho pure dormicchiato.
Quando sono arrivata a Medugorie ho provato mille sensazioni. Per prima ho visto la chiesa: che emozione… era così luminosa ed era l’unica realtà che in quel momento vedevo dell’ambiente.
Siamo arrivati in albergo e mentre eravamo a tavola qualcuno disse che saremo andati sulla collina delle apparizioni e descrissero la collina ed io pensai “ Madonnina mia, scusami ma io non ci vengo, con questo sole ho appena avuto un insolazione “. Uscendo dall’albergo vidi dei bastoni ed io chiesi alle persone che erano con me a cosa servissero, qualcuno mi rispose “per aiutarsi a salire sul Podbrdo e sulla dura salita sul Krizevac, ed io lo presi pur sapendo dentro di me che non l’avrei usato.Toccante è stata la visita all’orfanotrofio, la testimonianza della suorina, ma io nel frattempo chiedevo alla Madonna di aiutarmi ad amare Dio con più fervore, con una passione più forte, con intensità, di maturarmi alla preghiera, allo stare con lui e di perdonarmi se non sarei salita da lei, ma era troppo faticoso, il mio peso non mi permetteva neppure di salire dei normali scalini senza sentire dei crampi alle gambe figuriamoci una collina fatta di pietre.
Alla fine mi ritrovai ai piedi del Podbrdo “Che pietre aguzze, mi dissi, “seee io non ce la farò mai! mai! Neppure se volessi. Nonostante le mie parole ci provai almeno cinque volte ad iniziare la salita non molto convinta per la verità, finchè alla fine alle mie spalle sentii due voci che mi dicevano “ Se vuoi salire ti aiutiamo noi!” Erano Massimo e Gianluca. Senza esitazione sentii la mia voce rispondere: “Si grazie tante !” Ma ero stata proprio io a pronunciare quelle parole? Mi chiesi sorpresa” Allora capii, perché nonostante trovassi mille scuse per non salire, mi ero portata dietro le scarpe ed il bastone inoltre non c’era più il sol leone; LA GOSPA voleva che io andassi a trovarla in quei posti . Salii con affianco uno dei due angeli custodi(così li chiamai io), nonostante il sudore per il caldo, salivo e pregavo senza fatica ed era come se qualcuno mi indicassi il percorso...
Ad ogni stazione del rosario mi fermavo e pregavo fino a che non sono arrivata al quarta stazione e lì e mi sono accorta intanto che non avevo il fiatone e sopratutto le gambe non avevano avuto i soliti crampi e mi sentii leggera, felice e libera. In un attimo arrivai sulla cima vicino alla statua della Madonna della Pace. Che emozione! Che pace provai . Rimasi in silenzio pure con la mente! Era come se fossi da sola davanti a lei. Poi sono tornata alla realtà ho iniziato la mia preghiera di ringraziamento dopo la promessa che non sarei più stata senza di LEI, l’avrei sempre tenuta nel mio cuore. Infine ho fatto due richieste una che i miei nipotini e mia figlia scoprissero quanto è bello vivere in grazia di Dio godendo l’amore della Madonna e di Gesù, la seconda la capacità di imparare a pregare e il dono di gustare la preghiera e di essere costante. Anche per scendere la Gospa mi ha messo un angelo accanto che mi aiutò facendomi da secondo bastone, perché la discesa fatta al buio era non sicura e un po’ traballante. Di nuovo ringrazio le persone che mi hanno aiutato!!!
Potrei continuare ancora nel mio racconto perché di emozioni ne ho provate tante: durante la messa in lingua tedesca, il racconto di Angela, vedere e udire la veggente Marja, l’adorazione dell’ Eucarestia, il Cristo che piange. Il resto del mio pellegrinaggio è stato tutto un avvicendarsi di emozioni bellissimee forti. Medugorje, infatti, indica una strada verso l’interiorità, verso la Grazia, e nessuno torna a mani vuote!
Credete che sia finita qui? No!Tornata a casa ho ricevuto una telefonata da una amica che ha il marito che soffre di una brutta malattia e mi sono sentita colpevole non avevo pensato a loro, potevo chiedere alla Gospa la grazia o che li sorreggesse nella prova che gli era stata data. Le parlai di Medugorie, le raccontai la mia esperienza lei mi rispose che non ci credeva molto, era solo un inganno carismatico e che in quel momento era molto arrabbiata con Dio e non capiva come nonostante le prove a cui ero stata sottoposta non lo fossi anch’io. No, io non mi sono arrabbiata, sicuramente la Madonna che porto e che mio marito portava al collo ci ha aiutati ad affrontare la morte con serenità.
La mattina dopo questa mia amica ha chiesto il mio aiuto. Pensando come aiutarla sono andata a cercare in Internet. Alla fine della mia ricerca ho mandato un email alla figlia della collega contenente alcuni siti che io avevo trovato su Medugorie, il numero di telefono dato da Susy di Vicka e l’indirizzo della veggente trovato in un forum.
Le ultime notizie sono che sua figlia i primi di novembre andrà a Medugorie, mentre lei spera in primavera portare laggiù il marito, perché lui possa o guarire o godere del dono della pace interiore prima che entri completamente nel male oscuro.
Spero che un giorno possiamo recitare insieme a loro: Cara Gospa, oggi noi ci consacriamo interamente al tuo Cuore Immacolato e a quello di tuo Figlio! A dire la verità io l’ho gia fatto!
Bruna
Un'altra testimonianza
Nel mese di novembre del 2003, mentre partecipavo alla S. Messa, don Riccardo annunciò che avrebbe fatto un pellegrinaggio a Medjugorje. Subito il mio cuore ebbe un sussulto quasi come se un pugno mi colpisse lo stomaco. Era tanto che aspettavo questo momento e fino a poco tempo prima non potevo accarezzare nemmeno questo pensiero perchè tanti erano gli ostacoli. Ora però che la situazione si era normalizzata anch'io avrei realizzato questo desiderio.
In quel periodo la mia fede era molto tiepida però sentivo questa attrazione particolare verso Medjugorje.
E' arrivato così il giorno che siamo partiti e quando sono arrivata sul monte delle apparizioni Podbro, mi sono incantata davanti a Maria e niente e nessuno stava più intorno a me. La contemplavo in tutta la sua bellezza e in quel luogo di pace ho sentito che la mia vita da quel momento sarebbe totalmente cambiata. Infatti non solo io ho cominciato un cammino di conversione autentico, ma anche i miei figli, hanno ricevuto questa grazia e subito mi hanno seguito vivendo anche loro con profondità e impegno la loro fede. Maria aveva preparato tutto questo perché avessi intorno a me le persone più care che mi avrebbero sostenuto nelle tante difficoltà che avrei incontrato.
Mi stava prendendo per mano per portarmi a Gesù. Così ho lasciato a Lei e nelle sue mani il mio cuore e la promessa che sarei ritornata quanto prima a trovarla.
Non sto a raccontare i due anni trascorsi tra i due pellegrinaggi, perché tante sono state le sofferenze che ho dovuto affrontare, anche se una gioia molto profonda e la certezza di essere chiamata ed amata personalmente da Maria mi ha sempre accompagnata.
Nel mese di agosto sono tornata di nuovo a Médjugorje in pellegrinaggio e questa volta sentivo la necessità di avere un momento tutto mio e personale con Maria.
Sono stata sul monte Podbro con tutti i pellegrini e tutto è stato molto bello. Però il giorno dopo ho sentito un forte richiamo di salire da sola a pregare e contemplare il volto di Maria. Volevo riempirmi di Lei così da portare con me, a casa, il suo sorriso, il suo sguardo ricordi che mi avrebbero consolato nei momenti più difficili che avrei dovuto affrontare.E così è stato.
Mi sono ritrovata lì davanti a Lei. I suoi occhi veramente vivi mi guardavano con tanto amore e il suo sorriso umano mi dilatava il cuore. Ogni piega del suo vestito ho memorizzato e mentre pregavo intensamente le chiedevo che guarisse il mio cuore e la mia anima.
L'ho sentita così viva e tanto vicina che quasi sentivo il suo abbraccio. Avrei voluto che il tempo si fermasse nel suo scorrere e avrei voluto rimanere così per sempre in questa amorevole pace.
I suoi occhi, veramente vivi, mi guardavano e sembravano volermi confortare e rassicurare, perché lì non potevo rimanere. Mi ha fatto comprendere che mi avrebbe accompagnata e sarebbe rimasta sempre accanto a me. Ma nonostante questo, allontanarmi da Lei mi è costata tanta sofferenza.
La sera dopo ho partecipato con gli altri pellegrini all'adorazione Eucaristica. E' stato un momento di intensa preghiera e migliaia di persone erano raccolte intorno al Santissimo. Da subito ho notato che al posto dell'Ostia consacrata esposta, stava l'immagine ferma di Maria nel suo bianco candore, quasi come se fosse stata ritagliata la sua figura nell'Ostia stessa. Ero convinta che avessero fatto questa particolarità straordinaria visto che siamo nel 25° di apparizione. Ma poi, quando ho parlato con i miei figli, ho compreso che questa immagine l'avevo vista soltanto io, per tutto il tempo dell'esposizione. Mi sono meravigliata perché sembrava così tutto vero che non avevo nemmeno chiesto a nessuno chiarificazioni. Mi è stato detto che per tutto il tempo dell'adorazione è rimasta esposta la grande Particola che però io non ho mai visto. Mi sento però in un certo modo rassicurata e mi piace pensare che Lei mi è sempre vicina. E lo è in un modo tutto speciale quando anch'io sono con il suo Gesù nel momento che lo ricevo nell’Eucarestia e quando lo ringrazio nell'adorazione Eucaristia.
Questo sarà allora il mio impegno: non tralasciare ogni occasione di incontro con Gesù che piano piano mi porterà ad essere come Lui mi vuole. Sarò così sicura che il sorriso d Maria sarà sempre rivolto a me e anche se non la vedrò avrò la certezza che mi è sempre vicina. Nei momenti di difficoltà e di sofferenza avrò anche i miei figli vicino e una tra le cose più belle e quella di poter parlare lo stesso linguaggio in tutta la famiglia. Saranno loro le mani e la voce di Maria per me.
La Madonna delle Grazie
Tutti tuoi, o Maria
Sante Messe
Feriale e Sabato festivo: Ore 18
Festivo: Ore 8 - 9.30 - 11.30
Sante Confessioni
1° Venerdì del mese: 9.30-11
Ogni sabato: 9.30-11 e 17-18
Adorazione
Sabato: Ore 17-18
Domenica: Ore 7-8
3° Giov. del mese: 21.15-22.30
1° Ven. del mese: 17-18 e 21-22
Santo Rosario
Ogni giorno mezz'ora prima della S. Messa pomeridiana.
Il giovedì nelle famiglie: 21.15
Grande liturgia
Con preghiere di lode, consolazione, guarigione, liberazione e S. Messa solenne, 1° Venerdì del mese, ore 21-23
Tutti i mercoledì
Ore 21.15: Preghiera di Lode e catechesi in sala parrocchiale o nel chiostro della canonica.
Primo Martedì del mese
Ore 17: Santo Rosario meditato
Ore 18: S. Messa per i defunti Opera Dottrina Cristiana
Sito della Propositura di San Frediano a Settimo - Via di Mezzo Nord, 93 - CAP 56026 - S. Frediano a Settimo (PISA)